Verbale 8 Luglio 2013 Lugo

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  1. Domenico Coppola
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    Hanno partecipato all'incontro i seguenti attivisti:

    Lucia Petrillo,
    Ilsa Orani,
    Cristiano Bombardini
    Stefano Gemignani
    Andrea Cavriani
    Fabrizio Landi
    Gian Claudio Emiliani
    Domenico Coppola
    Giorgio Bertini

    Nella prima parte dell'incontro ha presenziato anche Natale Belosi, coordinatore regionale per la Legge Rifiuti 0. Accettando il nostro invito ha gentilmente risposto alla nostre domande per fugare alcuni dubbi in merito all'articolo 14 delle suddetta legge.
    Il suo intervento è stato assistito dalla documentazione presentata da Ilsa Orani attraverso la quale l'attivista ha posto domande precise e puntuali. Queste sono le conclusioni a cui si è giunti:

    1. i bio-digestori (l'articolo 14 della legge rifiuti 0 fa ad essi riferimento, ndr) sono economicamente poco vantaggiosi e potenzialmente pericolosi per la salute del territorio in cui vengono installati (inquinamento del suolo, disincentivazione delle culture agricole per uso alimentare, rischio esplosioni) a causa della mala gestione che l'ossessione per il profitto può indurre. D'altra parte sono uno strumento che, se regolamentato e se monitorato, permetterebbe una qualità ancora superiore della raccolta e del riutilizzo dei rifiuti umidi.
    2. Ad oggi gli impianti di bio-digestione superano quota 800, quasi tutti costruiti nel centro-nord Italia.
    3. Il vero scopo dei bio-digestori dovrebbe essere quello di trattare i rifiuti umidi per la produzione in fase anaerobica di gas metano e di compost di qualità in fase aerobica. Purtroppo degli ottocento di cui sopra solo 17 trattano il rifiuto umido urbano, tutti gli altri fagocitano mais, pollina ed altre tipologie di bio-massa.
    4. La maggiore criticità riguarda il fatto che ciò che fuoriesce dalla maggior parte degli impianti di bio-digestione non è compost (cioè non è stato sottoposto alla fase aerobica), ma digestato, quindi salino e carico di azoto in una forma solubile, altamente inquinante per le falde acquifere quando viene sparso come fertilizzante.
    5. Per regolamentare e monitorare questa pericolosa lacuna nel processo di bio-digestione, la proposta di legge rifiuti 0, all'art. 14 2.b prevede obbligatoriamente il passaggio supplementare di digestione aerobica per la creazione di compost di qualità.
    6. La regione Emilia Romagna ha già deliberato nel 2011 che la zona di produzione del Parmigiano Reggiano è off-limits per i biodigestori, poiché un processo superficiale e scarsamente monitorato di bio-digestione non è in grado di neutralizzare tutti i batteri, incrementando il rischio di contaminazioni da botulino.
    7. Non bisogna poi dimenticare il rischio, rimarcato da Ilsa Orani, di contaminazioni volontarie, per mere questioni economiche.

    Da tutti questi punti risulta evidente che, ad oggi, i bio-digestori sono pericolosi per la salute. La legge rifiuti 0 è un punto di partenza per normare quelli che trattano i rifiuti urbani, tuttavia fa specifico riferimento al 2-3% di quelli esistenti. Inoltre solo gli attuali incentivi statali rendono vantaggioso in termini economici la costruzione e la gestione di un bio-digestore. Allo stato attuale delle cose, quindi, bisognerebbe contribuire da un lato alla realizzazione di una legge energetica che tolga gli incentivi per la costruzione dei bio-digestori e renda il processo di bio-digestione estremamente regolamentato, mentre dall'altro sarebbe opportuno costringere alla chiusura o alla dismissione gli impianti per i quali possa sussistere anche il minimo dubbio di inquinamento. Inoltre una comunità dovrebbe essere libera di scegliere se volere o meno la costruzione di un bio-digestore nel proprio territorio.

    L'incontro ha avuto fine intorno alle 23,30 e per quasi tutta la serata ha riguardato l'argomento di cui sopra. Perciò si verbalizza che ulteriori argomenti di rilievo non sono stati trattati e si invitano attivisti e simpatizzanti a proseguire la discussione sul forum per proporre soluzioni o ulteriori punti di vista ed avanzare richieste.
     
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